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Per forza voleva partire

In partenza per l’Africa Orientale, 1937.  (p.195)

Io, che aveva quella testa di antare affare solde all’Africa, non lo perdeva maie quello penziero d’antare all’Africa. Macare che antava a morire di fame, era tanto impresionatto di questa Abissinia che per forza voleva partire. Così, offatto la domanda e mi ha venuto subito accetata.
E tutte mi decevino che io antava cercanto la morte con la lainterna. E poi, tutte mi decevino che aveva stato a Tobruch e aveva dimacrito 6 chile: «E ora che ti staie remetento, ti vuoie rovenare un’altra volta?» Ma io sempre ci deceva che: «Voaltre coraggio non ni avete di antare, se bisogno c’è, magare a casa del diavolo, bastica si fanno solde». Poi, mi dicevino che ancora all’Abisinia c’era la querra, e io questo non lo voleva sentire.
Mentre, in queie ciorne che io aspetava la domanta, mi recordo che dormiemmo tutte in quello dammoso, perché lo Malasorte non era stato capace di affettarese una casa e abitava con noie. E nascio Vannino. E così, mia sorella, inveci di averine 2 figlie, ni ave 3 figlie, e avevino voglia di morire tutte di fame!