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Leggere il paesaggio

Leggere il paesaggio vuol dire saper cogliere i segni della storia passata interpretabili sovente sotto molteplici aspetti. Non solo storia naturale, dunque, ma anche storia economica, culturale e sociale. Per questa via si possono meglio valorizzare le tracce di quegli artefatti, di cui il paesaggio ibleo è così riccamente disseminato, che sono parte del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale. Costruzioni in pietra, muri a secco, neviere, etc. sono, infatti, frutto di abilità che hanno fondamento in tecniche tradizionali trasmesse nel tempo di generazione in generazione.
In questa sezione possono essere ospitate anche le segnalazioni di quelle costruzioni che sono eredità della seconda guerra mondiale come anche altri segni dell'industriosità di epoche passate. Altri stimolanti percorsi di lettura possono essere intrapresi in relazione alle tracce del passato nel paesaggio urbano.
Nel caso dei siti archeologici, invece, non si può, in genere, parlare di tracce ma di luoghi già codificati. 

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Le canne e il loro uso nelle case e in campagna 
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Le miniere di asfalto di Castelluccio-Steppenosa
Muri a secco
La costruzione dei muri a secco
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Le neviere
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Le postazioni difensive della seconda guerra mondiale 1
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Le postazioni difensive della seconda guerra mondiale 2
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Sito archeologico: La grotta delle trabacche
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Ville degli Iblei
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La memoria della ex fornace di Sampieri 
Carcara in c/da Mangiapane
Le "carcare" nel territorio ibleo